“Come Giovani della Pace è molto importante per noi la memoria. Siamo qui non solo per ricordare le vittime, ma anche per dire che noi siamo contro la violenza” La soluzione non può mai essere la violenza
Alla Preghiera per la Pace, si è discusso su come poter riportare i bambini al centro
Religioni in dialogo per la pace: l'appello di Nasaruddin, Pizzaballa e Zuppi ad "Osare la Pace"
È nel dialogo che nasce la pace. Dal Giubileo dei Giovani al Global Friendship, fino alla Preghiera per la Pace a Roma, bisogna osare la pace e costruire ponti di amicizia globale. Non ci rassegniamo all’ineluttabilità della guerra.
Noi Giovani per la Pace siamo concretamente impegnati a migliorare la nostra società, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà.
Nessuno di noi è troppo giovane per non poter fare la differenza.
Insieme è possibile costruire un mondo di pace.
Portando la gioia e l’allegria agli anziani, ricerivamo da loro affetto, amicizia e senso della vita, in quella che è una vera e propria di umanità.
L’eco-lab di pace è un luogo dove noi giovani ci incontriamo per fare del bene non solo al nostro prossimo, ma anche all’ambiente.
Alla scuola della pace si fa merenda insieme, si gioca e si fanno i compiti, si parla e si imparano cose nuove. I bambini sono educati alla pace, imparano il valore della solidarietà e del rispetto verso l’altro.
Incontriamo i senza fissa dimora, portando loro un pasto caldo, una coperta, ma soprattutto la nostra amicizia, per contrastare la solitudine e contrastare l’indifferenza.